sabato 17 settembre 2016

Visitare Kos: Kardamena, le spiagge del sud e Kefalos


Dopo i deliziosi villaggi di montagna, torno a Kardamena che sono convinta essere la soluzione migliore per il soggiorno: sei più o meno al centro dell'isola, vicino all'aeroporto e tutte le località sono raggiungibili al massimo con 30/40 minuti di auto.
Mentre a Kos Town il mare non mi ha fatto impazzire, comunque sei vicino al porto ed è la zona più affollata dell'isola, scendendo verso Kardamena la spiaggia diventa più ampia e accogliente e il mare più bello. 



La cittadina di Kardamena era un villaggio di pescatori, divenuto oggi il paese più conosciuto, dopo Kos, per la vita notturna e gli innumerevoli pub, caffè e discoteche. Ci sono ovviamente tantissimi Inglesi, ma in agosto noi Italiani siamo una comunità considerevole! L'attuale paese sorge sulle rovine della antica città di Alasarnia e in alcune zone sono ancora visibili alcuni resti (per esempio, sulla destra, dirigendo verso sud, subito fuori dalla zona pedonale). E' una tipica località balneare con casette bianche, splendide bouganville e un bel porto da cui partire per molte escursioni in barca, fra cui anche a Nisyros. Ci sono tanti ristoranti sul lungo mare e all'interno, anche di buon livello.


L'ultima sera, la degna conclusione della vacanza è stata un'ottima cena presso il ristorante Avli, una deliziosa taverna greca nel giardino interno di una vecchia abitazione, definita da molti siti il miglior ristorante dell'isola. Romanticismo con un pizzico di eleganza e una cucina casalinga superlativa con ottime materie prime: si mangia sia carne che pesce con un occhio molto attento alle specialità greche; la carta dei vini è ampia e il conto è medio-alto paragonato al resto dell'isola, ma ne vale assolutamente la pena (circa 25/28 euro a commensale, vino escluso). 



Le persone sono di una gentilezza disarmante, è sempre pieno e quindi conviene prenotare; parlano un ottimo inglese ma hanno anche il menù in italiano. Consiglio di assaggiare un paio di antipasti perché non sono enormi e sono ottimi sapori da sperimentare: il saganaki (formaggio tipico fritto con semi di sesamo e miele) e le melanzane con pomodoro e formaggio. Sono stata assolutamente tradizionale nel secondo ed ho assaggiato il pollo alla greca (pollo ripieno di haloumi e peperoni avvolti nelle foglie di vite). Ho visto passare meravigliosi piatti di pesce e sia l'aragosta che i gamberi sono stati osannati.



Acquolina in bocca e scorci pittoreschi a parte, Kardamena non offre molto di più. Uscendo dal centro pedonale, la spiaggia si estende verso sud, piuttosto stretta in alcuni punti, attrezzata con lettini ed ombrelloni. C'è tutta una serie di hotel e resort e il Lakitira è uno dei più ampi, direttamente sul mare, con ben due spiagge riservate, di sabbia. 


Ovviamente, con le potenti quattro ruote noleggiate, è stata obbligatoria un'escursione verso il sud dell'isola fino a Kefalos, dove ci sono le più belle spiagge di Kos. Qua la costa è più riparata, la brezza è meno forte e ci sono lunghissime spiagge di sabbia fine, con un'acqua cristallina freddissima.
E' impossibile dire quale sia il tratto più affascinante e alla fine dipende dai gusti e forse dall'affollamento, che anche in agosto in realtà è del tutto relativo. Purtroppo non ho avuto tempo per arrivare fino alla estrema punta sud dell'isola, dove Cavo Paradiso pare sia la località in assoluto più bella, con il mare che regala splendide tonalità di azzurro e blu e la spiaggia vira dal bianco al rosa. La strada per arrivarci è sterrata e piuttosto accidentata; chi ci è stato consiglia di raggiungerla in auto e godersi l'estrema tranquillità (c'è solo un bar con qualche ombrellone).



Per avviarsi verso Kefalos si prende la solita Main Road Ko-Kefalou. Le spiagge sono una in fila all'altra e tutte ben segnalate sulla sinistra; Lagada Beach, Magic Beach e Sunny Beach sono una in fila all'altra, tutte raggiungibili con strade non eccellenti ma praticabili e attrezzate con taverna e relativo noleggio ombrellone/lettini alla altisonante cifra di 6 euro (7 per le postazioni premium!). Il panorama prima di scendere alle spiagge è in ogni caso favoloso, con l'occhio che spazia ampio verso le insenature, il mare sfacciatamente blu e le scie bianche degli acquascooter. 
Paradise Beach, famosa per essere il tratto più bello, è ovviamente la più affollata con ben 4 file di ombrelloni; è effettivamente paradisiaca, con sabbia bianca finissima, acqua cristallina, calma e poco profonda e tanto spazio per passeggiare. 



Se devo essere sincera, però, ho preferito la spiaggia successiva di Agios Stefanos, altrettanto famosa e attrezzata, ma meno affollata e più silenziosa (ben 2 file e mezzo di ombrelloni!). Questa spiaggia è divisa in due dalle rovine della Basilica di Agios Stefanos, la zona è verde e lussureggiante con un ampio parcheggio e qui l'acqua sembra ancora più blu e limpida, fredda da far ridere per l'eccitazione! Di fronte alla spiaggia si trova l'isola di Kastri, sulla cui cima è  presente Agios Nicolaos: questa chiesetta bianca e blu è il simbolo di Kos, io ho fatto decine di foto con tutte le prospettive possibili e la particolarità è che l'isolotto può essere raggiunto a nuoto e l'usanza vuole che ciascuno suoni la campana della chiesa una volta arrivato. Verso le 17 la spiaggia si è rapidamente svuotata, ma consiglio di restare almeno fino alle 18,30-19: il calar del sole rende i colori più intensi e la pietra delle rovine dorata.



Proseguendo verso sud, io sono andata in auto ma si raggiunge anche passeggiando lungomare, si arriva fino a Kamari e al porto, da cui partono diverse escursioni in barca. Kamari è proprio sotto Kefalos, villaggio arroccato sulla collina, tanto da essere definita la "spiaggia di Kefalos". La spiaggia è meno bella, ma ben attrezzata, con molte taverne fronte mare in cui mangiare abbondanti piatti greci. Io a pranzo mi sono fermata al ristorante Captain John  ed ho mangiato ottime crocchette di polpo e un gustoso souvlaki di pollo. La gestione è familiare e gentile, la terrazza è fronte mare, ventilata e all'ombra, con sedie azzurre e tovaglie in cerata chiara.



Lungo la strada, se anziché girare a sinistra, si prosegue a destra, si sale fino al villaggio di Kefalos che in realtà, oltre a qualche negozio e diversi ristoranti, vanta una splendida vista sul porto di Kamari e sulla spiaggia di Agios Stefanos. Divertente notare come sia pieno di fiori e piante verdi e come gli autobus arrivino fin qui (ho la foto come prova!). Se avete tempo, proseguite oltre Kefalos fino a Agios Teologos: è all'estremità ovest dell'isola e chi ci è stato me lo ha descritto come un paradiso incontaminato.



Purtroppo non ho avuto tempo per visitare le spiagge del nord, tipo Tigaki, Marmari, Mastichari e le altre. Si raggiungono tutte dalla Main Road e sono ben segnalate. Chi ci è stato me ne ha parlato molto bene e mi ha detto che la spiaggia di Tigaki è lunga chilometri, di sabbia finissima e con un mare caraibico.



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